Voucher per i servizi di baby sitting o per gli oneri legati ai servizi per l’infanzia
Il Comitato per le Pari Opportunità segnala che il Ministero del Lavoro ha decretato l’estensione dei voucher per i servizi di baby sitting o per gli oneri legati ai servizi per l’infanzia, anche alle madri autonome o imprenditrici.
Più esattamente, al termine del periodo di fruizione dell’indennità di maternità e nei tre mesi successivi ovvero per un periodo massimo di tre mesi entro il primo anno di vita del bambino, le madri autonome o imprenditrici hanno facoltà di richiedere per l’anno 2016, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, ai sensi dell’art. 4, comma 24, lettera b), della Legge 28 giugno 2012, n. 92.
Il beneficio consiste in un contributo di 600 euro mensili per un periodo non superiore a tre mesi. La madre dovrà presentare una domanda tramite i canali telematici entro il 31 dicembre 2016, indicando a quale funzione del beneficio intende accedere. L’INPS, sul proprio sito, indica le istruzioni relative alle strutture che erogano i servizi per l’infanzia aderenti alla sperimentazione ed alle modalità di pagamento dei servizi stessi.
Si precisa che la fruizione del beneficio comporta la riduzione di un numero totale di mesi di congedo parentale pari al numero dei mesi di richiesta del servizio.