Coronavirus: Circolare COA Padova – Riduzione quota iscrizione albo e altre iniziative
Care Colleghe e Cari Colleghi,
attraversiamo un momento travagliato, che tutti stiamo vivendo con apprensione per i rischi sanitari ai quali siamo esposti e con preoccupazione per il futuro della nostra professione. Una inquietudine avvertita indistintamente da tutti gli avvocati italiani, ma che affligge maggiormente i più giovani ed i meno protetti.
Nella situazione di emergenza che stiamo attraversando, è imprescindibile ritrovare coesione e riporre fiducia negli organismi di rappresentanza, istituzionali ed associativi, così come accrescere il legame solidale chi ci accomuna, per affrontare con consapevolezza il faticoso cammino verso l’auspicata normalità.
E’ a tutti evidente il concreto pericolo che, alla fine di questa emergenza, molti Colleghi saranno sottoposti a conseguenze economiche rilevanti. Ciò impone, a chi riveste ruoli e responsabilità istituzionali, di fare tutto il possibile perché ciò non accada. In questo momento, in cui tutto ha dovuto improvvisamente fermarsi, avverto la necessità di manifestare la vicinanza, mia e di tutti i Consiglieri, garantendo che la nostra attività istituzionale non si è mai interrotta e che, anzi, prosegue intensamente, nell’intento di affievolire le difficoltà che tutti noi stiamo attraversando nell’esercizio della professione.
Il Consiglio non ha mai smesso di riunirsi, tenendo le proprie sedute in videoconferenza, per decidere le questioni più urgenti ed i Consiglieri sono impegnati nel disbrigo delle incombenze connesse agli incarichi che rivestono, mentre il personale dell’Ordine lavora da remoto: a tutti loro rivolgo un ringraziamento per lo spirito di servizio che quotidianamente dimostrano.
Tutte le iniziative adottate all’interno del Tribunale per prevenire il contagio sono state assunte con il massimo coinvolgimento del Consiglio, così come è quotidiano il confronto con il Presidente del Tribunale ed il Procuratore della Repubblica, esprimendo il parere dell’Avvocatura sulle misure organizzative emanate per la trattazione delle udienze urgenti, alla stregua delle disposizioni contenute nei DDLL nn. 18 e 23/2020.
L’intento di tutti è quello di riavviare quanto prima, ma in assoluta sicurezza, la nostra attività professionale, la cui sospensione non può protrarsi per un periodo temporale indeterminato. In questa prospettiva, pur fieramente avversi alla smaterializzazione del processo penale, abbiamo stipulato, come sapete, due protocolli volti a regolare la disciplina da remoto delle udienze penali indifferibili (le direttissime del Tribunale e le udienze di convalida dell’arresto, incidenti probatori ed udienze preliminari avanti l’Ufficio Gip), pubblicizzando i relativi vademecum. Analogamente, è in fase di stesura il protocollo finalizzato alla celebrazione delle udienze civili a distanza. Ai processi ai tempi dell’emergenza sanitaria il Consiglio ha dedicato il primo Convegno a distanza di giovedì scorso, che ha visto la partecipazione di oltre 450 Colleghi. Abbiamo, inoltre, proposto ai Direttori degli istituti penitenziari padovani, la stipula di un protocollo che consenta ai Colleghi, in aggiunta alle modalità ordinarie, di effettuare colloqui visivi in videoconferenza con i propri assistiti detenuti, attualmente al vaglio del PRAP.
Tutti i Capi degli Uffici giudiziari hanno sempre manifestato concreto riconoscimento e rispetto delle prerogative del nostro Consiglio dell’Ordine e considerazione per le nostre difficoltà. A tal proposito, abbiamo richiesto al Presidente del Tribunale e della Corte d’Appello di Venezia maggiore celerità nelle liquidazioni e nei pagamenti dei patrocini a spese dello Stato e degli onorari relativi alle difese d’ufficio, sbloccando anche i crediti maturati dai Colleghi nelle procedure esecutive, ed attenzione al sollecito deposito delle pronunce giurisdizionali “in riserva”.
Il sito dell’Ordine, come è noto, contempla una nuova sezione, quotidianamente aggiornata, dedicata ai provvedimenti relativi al Coronavirus. Ad esso abbiamo affidato la comunicazione istituzionale; lo stesso vale per i profili Facebook e Twitter del Consiglio – e da ultimo per il canale Telegram appena attivato – ove potrete trovare ogni notizia utile allo svolgimento della nostra attività professionale.
Martedì 14 aprile, per la prima volta, si è svolta da remoto la cerimonia dell’impegno solenne di undici Avvocati, mentre abbiamo già deliberato sulla formazione e sulla pratica forense, recependo le modifiche introdotte dal CNF a seguito dell’interruzione degli eventi formativi, che intendiamo riavviare, accreditando la formazione a distanza, come auspicato dal CNF con la delibera del 20 marzo u.s. Del pari, sono in fase di ultima definizione i dettagli tecnici volti a riattivare le mediazioni con modalità telematica.
Quale segnale concreto di vicinanza ai Colleghi, in questa delicata fase, dopo meditata riflessione e forte di una scrupolosa e confortante analisi di sostenibilità finanziaria, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di dimezzare, per l’anno 2020, gli importi delle quote di iscrizione all’Albo. Il Consiglio è consapevole della circostanza che tale decisione, di per sé sola, potrà solo in parte attenuare le difficoltà economiche da noi tutti vissute, ma è parso indispensabile, più che invocare l’intervento di altre Istituzioni forensi, partire da ciò che il Consiglio potesse concretamente compiere per essere, fino in fondo, organismo autenticamente al servizio degli iscritti e loro alleato.
Segnalo, infine, che i Consiglieri restano a disposizione dei Colleghi per segnalare problematiche, suggerimenti o richieste di intervento, al fine di coadiuvare la nostra attività.
Sono convinto che, tutti assieme, sapremo risollevarci e guardare con fiducia al futuro.
F.to IL PRESIDENTE
Avv. Leonardo Arnau