Coronavirus: Comunicato del Presidente COA – 8 marzo 2020
Care Colleghe, cari Colleghi,
sono giorni convulsi ed intensi.
Nel pomeriggio di venerdì si sono susseguite notizie sui provvedimenti che il Governo intendeva assumere sul fronte Giustizia.
Nella nottata tra venerdì e sabato è apparso un comunicato stampa del Governo, che dava atto delle decisioni assunte dal Consiglio dei Ministri, che prevedevano:
– da un lato, la possibilità, fino al 31 maggio 2020, per i capi degli Uffici giudiziari, sentito anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, di adottare una serie di misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi ed attuativi di contrasto alla diffusione del Covid-19;
– dall’altro, proprio per consentire l’adozione di queste misure (demandate quindi ai singoli Tribunali), l’applicazione per 15 giorni di un regime analogo a quello della sospensione feriale.
È stata ora diffusa una nota, che alleghiamo, con la quale il Ministero afferma chiaramente che nel «periodo cuscinetto», che va da lunedì 9 marzo a domenica 22 marzo 2020, le udienze sono rinviate d’ufficio a data successiva al 22 marzo 2020 e dunque non saranno tenute – salve le eccezioni previste dal decreto.
Tuttavia, come sapete, non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, allo stato, il preannunciato decreto – legge del c.d. “pacchetto giustizia”.
In considerazione della situazione contingente che impone prudenza a salvaguardia della salute collettiva ed individuale, rammento che è tuttora in vigore l’astensione proclamata dall’OCF, che non è stata revocata.
Alla luce del comunicato pubblicato dal Ministero della Giustizia alle 17,30 di oggi, invito, pertanto, ove già assolti gli adempimenti di cui alle richiamate linee guida, ovvero nel momento in cui sono state inviate le relative istanze di adesione, a non presenziare alle udienze.
Al contempo, faccio appello al senso di responsabilità ed allo spirito di collaborazione, sempre dimostrato dall’Avvocatura padovana in questi convulsi momenti, limitando, ove possibile, l’accesso agli uffici e tollerando eventuali disguidi.
IL PRESIDENTE
Avv. Leonardo Arnau