Delibera del Consiglio dell’Ordine di appoggio all’astensione del 21-25 ottobre (UCPI) e 25 ottobre (OCF)
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Padova, nella seduta del 14 ottobre 2019,
rilevato
- che con delibera pressoché unanime dell’aprile scorso, il Congresso Nazionale Forense ha invitato “l’Organismo Congressuale Forense, di concerto con il Consiglio Nazionale Forense, ad assumere ogni iniziativa opportuna affinché: – sia evitata qualsiasi forma di soppressione generalizzata della prescrizione dei reati; – siano introdotte nel codice di procedura penale cause di improcedibilità, con conseguente estinzione dell’azione penale, per decorso dei termini di fase del processo penale, ovvero altre forme di controllo esterno e di sanzione effettiva sui tempi delle indagini preliminari”, affermando in premessa come “L’Avvocatura, quale che sarà la riforma del processo penale, non potrà che rimanere contraria alla soppressione della prescrizione”;
- che nonostante sia mutato il contesto governativo, il Ministro della Giustizia, nel corso del suo intervento del 2 ottobre u.s. al Consiglio Nazionale Forense, ha ribadito il proprio proposito in tema di prescrizione, ovvero la sua contrarietà all’abrogazione della gravissima ed inaccettabile disposizione normativa che entrerà in vigore l’1 gennaio 2020, che eliminerà definitivamente l’istituto in spregio dei più basilari principi di civiltà giuridica;
osservato
- che a prescindere dagli ulteriori propositi di riforma del processo penale manifestati dal Ministro, la sostanziale abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado abdica ai fondamentali principi costituzionali e convenzionali della ragionevole durata del processo (art. 111, c. 2, Cost. e art. 6 Convenzione Edu) e della finalità rieducativa della pena (art. 27, comma 3, Cost.), rendendo l’esperienza processuale stessa fortemente afflittiva e potenzialmente senza fine;
- che ad essere pregiudicati saranno, altresì, i diritti della persona offesa, che vedrà vanificata la pretesa di ottenere il tempestivo accertamento del fatto ed il conseguente diritto al risarcimento del danno subìto;
- che nonostante le aperture su tematiche centrali per l’Avvocatura, quali la disciplina dell’equo compenso e l’Avvocato in Costituzione, l’irrinunciabile principio di civiltà ed equità della ragionevole durata del processo non può essere sacrificato in ragione dell’esigenza di garantire – in un modo o nell’altro – la riduzione dei tempi della giustizia;
delibera
- di ribadire la più ferma contrarietà ed il più radicale dissenso alla sostanziale eliminazione della prescrizione dopo la pronuncia della sentenza di primo grado;
- di condividere le ragioni che hanno indotto l’Unione delle Camere Penali Italiane a proclamare l’astensione dalle udienze e da ogni altra attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 21, 22, 23, 24 e 25 ottobre 2019 e l’Organismo Congressuale Forense per la giornata del 25 settembre 2019 in ogni settore della Giurisdizione;
- di rinnovare l’invito al Consiglio Nazionale Forense ed alle rappresentanze dell’Avvocatura a chiedere – con ferma determinazione – in ogni occasione di interlocuzione con il Ministro e con la compagine politica in generale l’abrogazione della riforma ed il ripristino dell’art. 159 c.p. nella precedente formulazione.
Il Consigliere Segretario Il Presidente
(Avv. Antonio Zago) (Avv. Leonardo Arnau)